Amo il curry! Sia nella versione indiana che in quella giapponese, di cui avevo già fatto un mio adattamento dolce-piccante.
E, sempre sulla scia del curry nipponico, ecco un'altra mia interpretazione con  l'ortaggio protagonista della stagione autunnale: La zucca.
Prima di lasciarvi alla ricetta... vi auguro Buon Halloween!
Oh, a proposito, voi come passerete la serata? Io a casa, in tranquillità, con un gatto nero (che oggi è stato particolarmente vivace ed ha reso ancora più difficile il temutissimo cambio dell'armadio!!...:((  ) e la candelina accesa a forma di zucca (ormai sono anni che ho questo "rito"), purtroppo quest'anno non ho fatto in tempo ad intagliare la mia Jack-o'-lantern, quindi mi devo accontentare di quella finta :P


Ingredienti:

1 petto di pollo tagliato a piccoli pezzi

1 cipolla grande
1 spicchio di aglio
3/4 carote
1 pezzo di zucca
2 patate
Salsa di pomodoro
Cocco grattugiato
Latte q.b.
Olio d'oliva
Curry*

Da servire con:
200 grammi di riso basmati già cotto



Tagliate la cipolla, mettetela in padella con un pò di olio, e lasciate cuocere a fuoco bassissimo aggiungendo un pò di acqua per farle appassire per bene.
Aggiungete il pollo e fate rosolare. Aggiungete dell'acqua e lasciate cuocere.
Mentre il pollo cuoce, pelate le patate e le carote e tagliatale a cubetti.
Tagliate a pezzi la zucca e fatela arrostire in forno a 180° finchè non risulta tenera.
Dopodichè scavate la polpa con un cucchiaino e mettetela da parte.
Nella padella aggiungete l'aglio e lasciate cuocere per qualche minuto.
Aggiungete la salsa di pomodoro, le carote, le patate, la polpa di zucca.
Lasciate cuocere a fuoco lento per una mezz'oretta, mescolando di tanto in tanto e aggiungendo un po' d'acqua se si asciuga troppo.
Aggiungete il curry, un po' di latte, il cocco grattugiato e mescolate.
Servite insieme al riso basmati.


Note:
Per esaltare il gusto del curry cuocete il riso con 1 o due cucchiai di cocco grattugiato :)


* Se avete il curry giapponese in tavoletta, meglio, altrimenti fate così, per ottenere una "pasta" di curry: A fuoco basso mettete l'olio, la farina  e mescolate bene (praticamente una sorta di roux), togliete dal fuoco e aggiungete il curry in polvere e mescolate di nuovo.

Ho appena tirato fuori dal frigo la pasta per la pizza di stasera, fatta con il "metodo Bonci", come si deve, usando la farina Enkir, facendo le varie pieghe e le 24 ore di lievitazione. Poi vi farò sapere il risultato!
Ieri sera, invece, ho fatto un curry un po' diverso dal solito di cui posterò la ricetta nei prossimi giorni... un vero comfort food!

Vi annuncio che il limoncello è entrato nella sua seconda fase e tra una settimana lo imbottiglierò! Quindi aspettatevi un post ad alto contenuto alcolico!

Prima di parlarvi della nuova collaborazione che mi accompagnerà nei prossimi mesi, vi lascio una foto fatta stamattina mentre ero in preda ad un attacco fotografico pre-colazione, a base di tè e la mia torta di mele , che si sposa divinamente con il miele di castagno. :)





Ovvero degli stampi per ricreare il presepe con biscotti al pan di zenzero (dentro c'è la ricetta).
Uno stampo per cioccolatini, per fare tante piccole delizie a forma di pacchettini, campane, alberi di natale, fiocchi di neve...
Stampo che potrò comodamente impilare su quello che avevo già, e con cui avevo fatto questi:
(ho recuperato la foto su fb perchp non mi ricordo se l'avevo messa sul blog.. uhm...)

Venerdì sono andata al salone del gusto!
Ora, potrei parlarvi per ore ed ore, pagine e pagina ma comunque non riuscirei a descrivere come mi sono sentita appena messo piede dentro il "tempio".
E' stata la mia prima volta e davvero sono stata travolta e stravolta da tutte le cose che ho visto, annusato, assaporato, sentito... davvero tutto meraviglioso!
Una cosa però, devo dirla, dopo averla vista in tv, sui libri e riviste... ho finalmente assaggiato la pizza di Bonci!
Ma anche in questo caso le parole non riuscirebbero a descrivere il sapore, la consistenza, la perfetta farcitura di quel pezzo di pizza... bisogna solo provare!! :D
Mi è rimasta così nel cuore che è la prima cosa che ho detto descrivendo la mia visita al salone.

Oggi, dopo il grande freddo di ieri, ci sta proprio bene una comfort cake, e cosa c'è meglio di una torta di mele, che ti riempie ogni stanza con un profumo che sa di famiglia e affetto?

In questa versione ho unito la farina di riso a quella di farro, che non avevo mai provato.
La farina di farro ha un alto contenuto di fibre, di proteine e ha un ridotto apporto calorico, rispetto alla altre farine (solo 309 kcalorie per 100 g) e cosa importante è naturalmente bio, in quanto non necessita di concimi e diserbanti.
La farina di riso è digeribile e rende i dolci morbidi e sofficiosi.




Ingredienti per uno stampo da 22 cm:

110 gr  di farina di riso
110 gr di farina di farro
1 bustina di lievito
80 gr di zucchero muscovado
2 uova
2 mele golden medie
1 cucchiaio di olio e.v.o.
Latte q.b

Per finire:

Burro
2 cucchiai di zucchero semolato



















Dividete i tuorli dagli albumi e montate quest'ultimi a neve.
A parte lavorate i tuorli con lo zucchero e l'olio fino ad ottenere una crema.
Setacciate le due farine con il lievito.

Iniziate ad incorporare piano la farina e i tuorli negli albumi montati, con un movimento dal basso verso l'alto con una spatola.
Aggiungete il latte, versatelo di lato per non smontare il tutto e continuate a mescolare sempre con movimenti delicati dal basso verso l'alto.

Imburrate ed infarinate lo stampo e versate il composto, livellandolo con un cucchiaio.
Sbucciate le mele, togliete il torsolo e tagliatele a spicchi sottili che disporrete a piacere sulla torta.
Qualche fiocchetto di burro e una spolverata di zucchero semolato completano la preparazione.
Infornate a forno già caldo a 180° per 40 minuti circa, o secondo il vostro forno.
Con la prova stecchino non si sbaglia mai. ;)
Sfornate, annusate il profumo che riempirà la vostra cucina, cercate di resistere  e lasciatela intiepidirsi.

Sì, amo questo stampo!
Lo amavo anche prima, quando lo cercavo ovunque ossessivamente, quando pensavo a quante e quali ricette avrei fatto...
Ovviamente lo uso appena la fantasia mi suggerisce qualcosa.
Come in questo caso.
Avevo un rotolo di pasta sfoglia rettangolare* che avevo comprato per fare la lou tart (poi sostituito con la pasta brisèe fatta in casa) e tanta voglia di un dolce cioccolatoso e cremoso.
E quando dico cioccolata... pere è la seconda parola che mi viene in mente! ;)
Ne è nata una sfoglia croccante che racchiude una crema pasticcera leggera (senza uova) al cacao e delle sottili fette di pera che diventano morbide morbide...

Avete l'acquolina in bocca?
Ok, siete pronti per  la ricetta.






Ingredienti:
Un rotolo di pasta sfoglia
1 pera william
Cacao in polvere

Crema pasticcera al cacao:

100 ml di latte intero
100 ml di acqua
30g di farina 00
5g di Maizena ovvero amido di mais
60g di zucchero
La buccia grattugiata di limone
Un pizzico di sale
Cacao amaro in polvere



Crema pasticcera al cacao:


Setacciate la farina con la maizena.
Mettete tutto il un pentolino, aggiungete lo zucchero, versate un po' alla volta parte dell'acqua e del latte e mescolate bene con una frusta per eliminare gli eventuali grumi, regolandovi con la densità.
Aggiungete il sale, la buccia di limone, e mettete su fuoco medio mescolando continuamente con la frusta fino a che il composto comincerà ad addensarsi.
A quel punto spegnete, mescolate e lasciate raffreddare coperto con della pellicola.
A freddo aggiungete il cacao amaro in polvere mescolando energicamente per amalgamare.
(regolatevi con la quantità, secondo il vostro gusto :) )





Tart:
Srotolate la pasta sfoglia nello stampo , bucherellate il fondo con la forchetta e versatevi  uno strato di crema.
Tagliate la pera a fette sottili e disponetele metà sopra
Coprite con un altro strato di crema e finite ancora con le pere.
Spolverate con il cacao in polvere e infornate nel forno già caldo a 200°/210° per 30/35 minuti.




*in realtà era più un quadrato che rettangolo, ma ho risolto con una piccola operazione di "patchwork" culinario: tagliando l'eccesso da una parte e posizionandolo dove mancava.



Aggiungo una cosa al volo, comunque nel post di domani lo riscrivo ;)
Sabato sono andata allo Zoom, un bellissimo bioparco vicino Torino.
Questa volta però  è stata una visita speciale, si trattava infatti di un tour fotografico. Sarò breve:
Dalle foto scattate in quella giornata (le mie erano più di 200!) ne hanno scelte due per ogni partecipante e adesso c'è da votare!
Basta mettere "mi piace" su questa foto 
Non si vince niente, solo gloria ma volete mettere avere questi tre furbetti sulla copertina di fb dello Zoom??

Eccomi con un'altra ricetta per il contest Fiandino, e questa volta con il prodotto che più mi ha incuriosito ed ingolosito: L'Ottavio.
Un formaggio della linea Kinara, fatti cioè  con caglio vegetale,  alla birra, frutto di  4 anni di prove, è
il giusto bilanciamento tra latte, birra scura artigianale, 3 diverse tipologie di malto d’orzo, con il tocco magico del massaggio di ogni forma con la stessa miscela di birra e malti.
La crosta, non va tolta, ma assaggiata insieme alla pasta, che si scioglie quasi in bocca, in un susseguirsi sublime di sapori: ora dolci, ora salati (dato da il sale delle saline Culcasi presso Trapani)  per finire in sentori tostati, di caffè e di cacao.

Non ho resistito e mentre preparavo la ricetta l'ho assaporato, più volte.
Nel risotto l'ho usato al momento della mantecatura, fuori dal fuoco, si fa crema e si unisce perfettamente al topinambur.
Per finire delle scaglie di Gran Kinara, fresco e delicato.

Il risotto con i topinambur è un classico della cucina della regione che mi ospita da quasi 4 anni, e questa mia versione ne è un omaggio.








Ingredienti:


150 gr di riso integrale
250 gr di topinambur + 1 topinambur per decorazione
1 scalogno
60 gr. di L'Ottavio
Brodo vegetale
Olio extravergine d'oliva
Pepe
Sale q.b.

Procedimento:
Accendete il forno a 200° ventilato.
Tagliate a fettine sottile il topinambur, disponetele in una teglia ed infornate finchè non sono croccanti ed arricciate ai bordi.

In una casseruola rosolare lo scalogno con l'olio e successivamente aggiungete i topinambur a dadini piccoli.
Fate saltare per 2 minuti, unite il riso e tostatelo per un minuto.
Versate un mestolo di brodo vegetale e continuate ad aggiungerlo man mano che la cottura avanza.
In ultimo, mantecare il risotto con  l'Ottavio a cubetti, le chips di topinambur e delle scaglie di Gran Kinara.



Con questa ricetta partecipo al contest de Le Fattorie Fiandino, che ringrazio per questa opportunità.

Ricetta super veloce, super sfiziosa e super sana!
Perfette da sgranocchiare durante il giorno senza sensi di colpa, o anche dopo cena, magari davanti ad un film....
Queste chips di mela le ho viste spesso al supermercato ma ho sempre desistito nel comprarle (bofonchiando davanti allo scaffale come una vecchia signora "eeeh, ma chissà cosa ci mettono dentro...!".
S, lo ammetto, sono piuttosto diffidente, ma, se me le posso fare in casa, con le mele bio che mi scelgo  e insaporendole con quello che voglio... beh, non sono migliori?
Decisamente si.
Io le mangio appena spolverate di cannella, perchè la frutta si caramella con i suoi zuccheri e diventa molto dolce da sola :)

Ho provato a fare anche le chips di pera, al naturale, dolcissime e buonissime anche loro!


Ingredienti per 15–20 chip di mele

1 mela (Golden Delicious o Gala)
(Facoltativo: cannella e zucchero di canna)


Preparazione:

Lavare la mela, senza eliminare il torsolo e tagliare la mela in fettine sottili.
Disporle una accanto all’altra su una teglia rivestita con un foglio di carta forno.
Conditele a piacere con zucchero e cannella.
Lasciare seccare nel forno ventilato a 200 gradi finchè i bordi non si scuriscono e arricciano.
Lasciatele raffreddare e sgranocchiatele senza pensieri.

Note:
Perfette anche come decorazioni di torte.
Messe dentro un barattolo decorato con uno spago possono essere un dolce pensiero per Natale.

Come recita il motto?!... "Se la vita ti dà i limoni... facci un Limoncello!?"... uhm... era così giusto?
E così. ieri mattina, finalmente mi sono data all'alcool!
Avevo questo litro di alcool 95° che giaceva in dispensa da un bel po', comprato per fare il liquore al basilico, solo che non ho fatto in tempo e il basilico sul balcone è deceduto :|
Poco male, sabato avevo preso dei limoni bio e mi sono messa all'opera...


Ingredienti:

45 di farina di mandorle
200 gr di farina 00
1 uovo
1 bustina di lievito
3 quadrotti di cioccolato bianco grattugiato
4 cucchiai di zucchero
50 gr di burro
Il succo di 2 limoni  (e la scorza di uno, io per ovvi motivi non l'ho messa :D )
Latte q.b.


Procedimento:

Forno a 180 °
Lavorate il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa.
Setacciate la farina con il lievito.
Aggiungete l'uovo, il succo dei limoni , il cioccolato grattugiato e la farina a cucchiaiate, continuando a mescolare bene.
Aggiungete il latte fino ad avere la consistenza giusta.
Versate il tutto in uno stampo a cerniera foderato di carta forno.
Infornate e lasciate cuocere per 35 minuti.
Prova stecchino, e, se positiva sfornate e lasciate raffreddare.

 La mia mente era già in fermento ancor prima che mi arrivasse il famoso pacco rosso dei F.lli Fiandino, e,  pensa che ti ripensa avevo finalmente deciso, scelto con cura e comprato tutti gli ingredienti necessari...
quando scopro che... era già stata fatta!!

Sculture in cucina

Poco male, per fortuna ho l'innata abilità di improvvisare e reinventar(mi), così, invece di pesare il riso e fare il previsto soffritto, ho messo la spianatoia sul tavolo ed ho iniziato ad impastato la farina, con  un po' d'acqua e le due versioni dello straordinario Burro 1889 ed ho fatto la pasta brisèe.

E nel mentre la pasta riposava beata nel congelatore, io mi sono data all'arte della scultura e ho dato così vita ad una pera... di burro!

Oggi, contrariamente alle previsioni meteorologiche è una bella giornata di sole, ne ho quindi approfittato per fare qualche foto in più.


E adesso la ricetta!






















Ingredienti:

Per la pasta brisèe:
175 g di farina 00
35 g di Burro 1889 salato
35 g di Burro 1889
Pizzico di sale

Ed ecco il risultato finale:
Friabili e  profumati.

Perfetto

Ps: Non so se si vede, ma mi sono divertita molto a fotografare tutti i passaggi :D



Partecipo al contest di Il Molino Chiavazza "I biscotti della tradizione"

Mi prendo una piccola pausa dal mondo culinario per parlarvi di una cosa che mi sta molto a cuore.
Da più di un anno sono webmaster-volontaria di Progetto Quasi, una meravigliosa realtà che si occupa di adozioni e cura di cani anziani, disabili o in difficoltà, che proprio poco tempo fa è diventata un associazione riconosciuta.
Il fulcro del Progetto è la Casa Famiglia! Una mamma con un bimbo disabile e 5 cani che ospitiamo di volta in volta (curandoli e, in qualche caso, anche rieducandoli).

Sul sito potete leggere le storie dei  "quasini", così si chiamano i nostri  pelosi (da Quasi, che ha dato l'inizio a tutto questo), ed in particolare l'ultima adozione, davvero speciale, di Abramo, un canetto anziano, che ha trovato (finalmente) un posto bellissimo dove trascorrere la sua vecchiaia.
La sua storia la trovate in home <3

Progetto Quasi è anche su facebook e da pochi giorni anche su twitter (quest'ultimo lo gestisco io ;) )

Mi piaceva dedicare un post a questo argomento, non solo perchè ci sono "dentro", ma soprattutto perchè ci credo e perchè, in questo momento, abbiamo tutti  bisogno di belle storie.

Cosa fare in un pomeriggio sonnacchioso e un po' monotono? Dei biscotti ovviamente, meglio se burrosissimi, piccolini e profumati di camomilla e tè al bergamotto!
Ecco come sono nati questi dolcetti, perfetti con il tè, ma anche con il caffè dopo cena.

Adesso vi lascio alla ricetta e vi auguro un buon inizio settimana!!




Ingredienti:

30 gr di farina integrale
90 gr di farina 00
20 gr di zucchero semolato +
30 gr muscovado
90 gr di burro freddo
1 tuorlo
1 bustina di camomilla
1 bustina di tè earl grey



E questo lo dedico a chi segue le mie vicende culinarie, a chi si ferma ogni tanto a trovarmi.
Ovviamente accompagnati a una fumante tazza di tè.
Grazie.