Ehi, come va? lentamente sto riprendendo la mia attività da food blogger a pieno ritmo, nonostante i viaggi e gli spostamenti.
Mi ritrovo così a scrivere un post in un pomeriggio di fine novembre, sorseggiando una tazza di caffè, in un'altra città , in un altra casa.
Casa... mi viene in mente una frase in una vecchia affissione di Ikea che recitava "Home is the best place in the world.”
Vero, ma cos'è e dov'è Casa?
Vero, ma cos'è e dov'è Casa?
È quel luogo dove, dopo vacanze e viaggi, lunghi o brevi che siano, vogliamo sempre ritornare, dove ci si sente sicuri, dove tutto è al proprio posto, e lo spazzolino è ancora lì, nel bicchiere sul lavandino...
Ecco, fino a qualche anno fa la pensavo esattamente così, la sicurezza di un posto stabile. Lì, fermo.
Ho sempre avuto timore dei cambiamenti, degli spostamenti.
Casa per è sempre stata, lo è ancora e lo sarà sempre, in Toscana, in una città a pochi chilometri da Firenze.
Poi, vincendo le mie ansie mi sono spostata a Torino ( io che "prendere un treno da sola... mai!" ) , rimanendoci per sette anni, fino a gennaio scorso, quando sono ritornata dalla mia famiglia.
Nel mezzo ci sono state scelte difficili, dubbi ed incertezze...
E poi l'inaspettato e la meraviglia e...
Ecco, fino a qualche anno fa la pensavo esattamente così, la sicurezza di un posto stabile. Lì, fermo.
Ho sempre avuto timore dei cambiamenti, degli spostamenti.
Casa per è sempre stata, lo è ancora e lo sarà sempre, in Toscana, in una città a pochi chilometri da Firenze.
Poi, vincendo le mie ansie mi sono spostata a Torino ( io che "prendere un treno da sola... mai!" ) , rimanendoci per sette anni, fino a gennaio scorso, quando sono ritornata dalla mia famiglia.
Nel mezzo ci sono state scelte difficili, dubbi ed incertezze...
E poi l'inaspettato e la meraviglia e...
E insomma, adesso sono qui: ricordo quando sono entrata per la prima volta, posando il trolley a terra, mi sono guadata intorno, ho respirato odori nuovi e sì, mi sono sentita un po' spaesata, lo devo ammettere. ma sono bastati uno sguardo e un abbraccio per farmi sentire subito protetta, al sicuro, ecco, proprio come ci si deve sentire a casa.
In quel lungo abbraccio ho chiuso gli occhi, quasi trattenendo il respiro... quando li ho riaperti ho avuto la sensazione che tutto mi fosse familiare: Dal pavimento agli scontrini lasciati sul tavolo della cucina...
Casa è qui, quindi. Ma è anche ovunque. È dove siamo Noi. È dentro di Noi.
E dovunque voi siate, fate questa ricetta, sono convinta che vi sentirete subito a casa.
Ingredienti per 2 persone:
( ricetta adattata tratta da "Fior fiore in cucina" di novembre 2016)
400 g di polpa di zucca
160 g di spaghetti ( dipende dalla vostra fame! )
60 g di Parmigiano Reggiano Dop 36 mesi
50 g di nocciole pelate e tostate
15 g di miele di castagno
1 spicchio di aglio
1/2 cucchiaino di curcuma bio
olio extravergine
noce moscata
sale e pepe
Come si fa:
Tagliate la zucca a fette spesse di circa 2 cm.
In un pentolino fate scaldare leggermente l’olio con il miele di castagno, togliete dal fuoco, aggiungete un pizzico di sale e condite le fette di zucca, che avrete disposto su una teglia precedentemente foderata con carta da forno.
Aggiustate ancora di sale e infornate a 180°C per 20-30 minuti, finché la polpa della zucca risulterà morbida ( ma non sfatta ).
Soffriggete lo spicchio di aglio tritato in una padella antiaderente con un filo d’olio per circa 3-4 minuti.
A parte schiacciate con una forchetta la polpa di zucca con il pepe, la noce moscata e la curcuma. Cuocete la pasta, scolatela al dente tenendo da parte un po’ d’acqua di cottura, versatela nella padella con lo spicchio di aglio.
Aggiungete la purea di zucca, metà delle nocciole e mantecate velocemente, bagnando con qualche cucchiaio dell’acqua di cottura, se serve.
Impiattate aggiungendo le restanti nocciole, condite con il parmigiano grattugiato, una macinata di pepe fresco e, volendo, un filo d'olio.
Note:
La ricetta originale prevedeva l'uso della cipolla, io, invece, ho preferito usare l'aglio per non aggiungere troppa dolcezza al piatto, visto che la zucca è già molto dolciastra di suo.
Nella ricetta da cui ho tratto ispirazione la zucca andava frullata, io ho preferito semplicemente schiacciarla grossolanamente con la forchetta e il cucchiaio di legno, per aggiungere una consistenza in più.
In un pentolino fate scaldare leggermente l’olio con il miele di castagno, togliete dal fuoco, aggiungete un pizzico di sale e condite le fette di zucca, che avrete disposto su una teglia precedentemente foderata con carta da forno.
Aggiustate ancora di sale e infornate a 180°C per 20-30 minuti, finché la polpa della zucca risulterà morbida ( ma non sfatta ).
Soffriggete lo spicchio di aglio tritato in una padella antiaderente con un filo d’olio per circa 3-4 minuti.
A parte schiacciate con una forchetta la polpa di zucca con il pepe, la noce moscata e la curcuma. Cuocete la pasta, scolatela al dente tenendo da parte un po’ d’acqua di cottura, versatela nella padella con lo spicchio di aglio.
Aggiungete la purea di zucca, metà delle nocciole e mantecate velocemente, bagnando con qualche cucchiaio dell’acqua di cottura, se serve.
Impiattate aggiungendo le restanti nocciole, condite con il parmigiano grattugiato, una macinata di pepe fresco e, volendo, un filo d'olio.
Note:
La ricetta originale prevedeva l'uso della cipolla, io, invece, ho preferito usare l'aglio per non aggiungere troppa dolcezza al piatto, visto che la zucca è già molto dolciastra di suo.
Nella ricetta da cui ho tratto ispirazione la zucca andava frullata, io ho preferito semplicemente schiacciarla grossolanamente con la forchetta e il cucchiaio di legno, per aggiungere una consistenza in più.
Qua sotto la ricetta da stampare, per averla sempre a portare di mano!
2 commenti
Sono rimasta letteralmente conquistata da questa ricetta...devo assolutamente provarla...l'adoro!!
RispondiEliminaDa amante della zucca quale sono, sicuramente proverò a fare questa ricetta! Solo le foto fanno venire l'acquolina in bocca!
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