toscana

Pan di ramerino

giovedì, gennaio 17, 2013


Appena ho letto il nuovo tema del contest de "Il Molino Chiavazza"- I pani della tradizione - ho subito pensato a questi panini, che rientrano più nella categoria del pane (la base è proprio la classica pasta di pane) che non in quella dolce.
E ci tenevo così tanto che mi sono messa subito a farli.
Ci tenevo per varie ragioni:
1. mi piacciono molto (mai fatti e sempre comprati dal fornaio!),
2. Essendo una ricetta, sì semplice, ma anche particolare e non (penso) molto conosciuta al di fuori della Toscana mi piaceva l'idea di "espandere il verbo della Toscanità" e farvela conoscere.
3. Forse è una delle cose che mi ricorda di più mia nonna. Ne andava pazza, negli ultimi anni, quando non poteva più uscire di casa, ci chiedeva di comprarli e li mangiava subito, ancora tiepidi del forno.

Me la ricorda anche perchè lei, per indicare delle grosse narici diceva "sono grosse come pan di ramerini", ho cercato in giro per capire se questo fosse un suo personalissimo modo di dire oppure fosse di uso "comune" a Firenze, ma non ho trovato ancora riscontri.


Ora, per  tornare seri, un po' di storia è d'obbligo:

L'origine  di questi profumati e fragranti panini ci riporta all'epoca medievale, dove erano tradizionalmente legati al periodo pasquale, tanto che venivano venduti nei forni e dai venditori ambulanti alle donne all'entrata della chiesa, solo il giovedì e il venerdì santo.
I fornai incidevano sulle pagnotte una croce per aumentare la connotazione religiosa del panino, che assumeva così un simbolo di devozione, un po' come le uova di Pasqua o il pane benedetto di sant'Antonio.
I tagli, comunque, servono soprattutto a migliorarne la lievitazione.

Oggi, invece, si può trovare in ogni periodo dell’anno e l'impasto non ha mai subìto cambiamenti nel corso del tempo, ed è una bellissima cosa perchè (troppo) spesso, si apportano cambiamenti solo per venire incontro ai "nuovi" gusti delle persone.
Invece le ricette tradizionali, per me, dovrebbero rimanere sempre le stesse.

Ma, se proprio non potete venire a Firenze a gustarli... potete farlo a casa vostra! :)
Gli ingredienti sono sono pochi ma essenziali: semplice pasta di pane, qualche rametto di ramerino (altrimenti detto rosmarino), uvetta e un buon olio (non troppo pesante e sapido), meglio toscano, ovviamente!

Crosta croccante lucida e interno morbido e profumato


Ingredienti:

1 fase:

Per la pasta di pane:

350 gr di farina
150 ml circa di acqua tiepida
1 cucchiaino di zucchero
15 gr di lievito di birra

Sciogliete il lievito nell'acqua con 1 cucchiaino di zucchero e lasciate riposare qualche minuto.
Impastare con la farina e lasciate lievitare fino al raddoppio.


2 fase:  

Pasta di pane già lievitata
120 gr di uvetta (ammollata in acqua tiepida)
Rosmarino
2 cucchiai di zucchero
Olio e.v.o.


Come si fanno:

In un tegamino scaldate 5 cucchiai d'olio con il rosmarino.
Spegnete prima che inizi a friggere. Lasciate insaporire e intiepidire.
Con un colino filtrate l'olio  sulla pasta di pane e lavoratela insieme allo zucchero, del rosmarino fresco e l'uvetta ammollata e strizzata.
Dividete l'impasto in 5/6 pagnottelle (a me ne sono venute 5 di circa 120/125 gr l'una).
Incidete la superficie con dei tagli o croce e lasciare riposare circa 30/40 minuti.
Spennellate con dell'olio (o dell'uovo leggermente sbattuto, o un'altra alternativa un po' di latte tiepido), aggiungete altro rosmarino  e fate cuocere a forno già caldo a 200° per una mezz'ora.



Note:
Se volete, una volta cotti potete spennellarli con uno sciroppo fatto con 3 cucchiai di acqua e 1,5 di zucchero, così diventeranno belli lucidi.




Prima fase dell'impasto
Uvetta e olio aromatizzato al rosmarino
Olio  aromatizzato e 2 fase dell'impasto
Pagnottelle pronte per la 2° lievitazione e incisione a croce

Ricetta stampabile!







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15 commenti

  1. ma che bei panini... no in effetti non li conscevo questi panini, graxie e complimenti per il contest. felice notte :*

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  2. Grazie :)
    L'accostamento può sembrare "azzardato" (ma già nel castagnaccio troviamo il rosmarino con l'uvetta) ma sono davvero particolari :)
    Notte a te!

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  3. Che bontà!!!!! io li adoro!!!! bravissima!!!

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  4. Oddio ma io AMO il pandiramerinooo!!!!!! brava,hai fatto benissimo a postarlo per farlo conoscere al di fuori della toscana,se lo merita davvero! e io mi prendo la ricetta di sicuro,che anche mia mamma ne va matta e quasi quasi le faccio una sorpresina!:) grazie!un bacino

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  5. Voi sì che mi capite!! :D
    Sarà una sorpresa molto gradita!! anche io, comunque, quando li ho fatti è stata una sorpresa per mia madre... l'ha scoperto solo quando erano già in forno e il profumo ha iniziato a girare per la cucina :)
    Baci

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  6. anche mia nonna li faceva così!!! buoni e che profumo di casa!
    Sandra

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  7. Il profumo è incredibile! ... sì, bisogna proprio farli per capire!! :D

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  8. ciao che bel blog hai ...mi sono unita ai tuoi lettori...se ti va passa a trovarmi!
    www.dolcementeinventando.com

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  9. Angie, ma che bello....sei venuta direttamente in Toscana! Il pandiramerino è un pane meravigliosamente profumato e adoro.
    Le foto sono davvero incantevoli. Un abbraccio, e complimenti. Pat

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  10. Ma che buoni e poi sono troppo carini :-)

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  11. Eeeh Patty sì! io sono toscana al 100 % (metà fiorentina e metà aretina) e amo la Toscana e i suoi sapori! :)
    Grazie!!

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  12. bellissimo questo pane, chissà che bontà, non conoscevo la ricetta, un abbraccio SILVIA

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  13. Che piacevolissima sorpresa scoprire questo tuo, molto tuo blog :-)!
    belle e diverse ricette, come questi panini: adoro tutto quello che è salato e può costituire uno stuzzichino.
    Tornerò spesso a trovarti ;-)

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  14. Angie, sono approdata al tuo blog per ricambiare la visita... ma eccomi qui, ormai iscritta fra i tuoi lettori! :)
    E chi ti molla più??? ;)
    Hai un sacco di ricettine interessanti, gustose, ma è per questa, la ricetta dei "Panini al ramerino", che ho capito che "qui" mi piace! :)
    Sono toscana anche io, e i panini al ramerino, altrimenti detti "panini con lo zibibbo", mi fanno fare un salto nella mia infanzia! :)
    Anche mia nonna era solita comprarli e offrirceli per merenda, o anche solo per darci un contentino prima del pranzo. :)
    Mia mamma li adora, io anche... perciò! :)
    Baci baci! :)

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  15. Eheheh ciao!
    Ma grazie Kety :) quando torno in Toscana ed è periodo di pan di ramerini quanto mi piace annusare l'aria calda e profumata che esce dalle panetterie (poi ovvio che uno si ferma a comprare!!! :D).

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