Un altra ricetta di carnevale, dopo i cenci (alias chiacchere e tutti gli altri nomi) ecco le castagnole, più comunemente e semplicemente chiamate frittelle.
Così le facevano mio nonno e mia nonna, successivamente mia mamma ed io continuo la "tradizione".
Nonostante la mia reticenza con il fritto, non mi ripeto, ormai lo sapete, mi sono fatta convincere da mia madre (ammetto che non le ci è voluto molto) e le abbiamo fatte insieme.
Vi devo dire che non le ho trovate così pesanti ed untuose come pensavo.
Certo non è che se ne possono mangiare a mo' di ciliege, ma una o due per finire il pranzo ci stanno più che bene e sono perfette da portare alle feste di carnevale dei bambini (in quel caso togliete il rum, e sostituitelo con acqua e qualche goccia di aromi naturale di limone, per esempio).
Ne andranno pazzi!
Ingredienti:
Per l'impasto:
250 ml di acqua
150 g di farina 00
100 g di uvetta ( di Corinto) ammollata ed asciugata
50 g di margarina vegetale
50 g di amido di mais
50 g di zucchero
3 uova
2 cucchiaini di lievito
Scorza di un limone bio
1 bicchierino di rum
1 presa di sale
Per finire:
Zucchero semolato (vedi note e suggerimenti, in fondo alla ricetta)
Come si fa:
Portate ad ebollizione l'acqua, la margarina ed il sale.
Togliete dal fuoco e versate la farina setacciata con l'amido di mais.
Mescolate brevemente con un cucchiaio di legno e rimettete sul fuoco, continuando a mescolare.
Spegnete e mettete l'impasto in una terrina.
Aggiungete lo zucchero, la scorza di limone e un uovo alla volta, mescolando accuratamente, fino a che l'impasto non è lucido e forma delle punte quando cade dal cucchiaio.
Quando il composto è raffreddato aggiungete il lievito, l'uvetta, il rum ed amalgamate.
Formate delle palline con le mani umide.
Scaldate una padella con abbondante olio e iniziate a friggere.
Friggete poche frittelle alla volta per non abbassare la temperatura, che deve essere il più costante possibile.
Giratele e toglietele una volta che saranno gonfie e dorate.
Scolatele disponetele su della carta da cucina assorbente.
Quando sono ancora calde rotolatele sullo zucchero semolato e mettetele a raffreddare su un vassoio con la carta per fritti.
Note e suggerimenti:
Io ho messo lo zucchero semolato perché mio nonno li faceva così, e anche mia mamma.
E poi qui non trovo molto indicato lo zucchero a velo, si impasta tutto e alla fine viene irrimediabilmente assorbito alla velocità della luce dalla frittelle.
Io ho messo lo zucchero semolato perché mio nonno li faceva così, e anche mia mamma.
E poi qui non trovo molto indicato lo zucchero a velo, si impasta tutto e alla fine viene irrimediabilmente assorbito alla velocità della luce dalla frittelle.
10 commenti
che aspetto delizioso **
RispondiEliminaGrazie Marta! ^_^
EliminaGolosissime...Mi piacciono un sacco!!!
RispondiEliminaIo non sono un amante dei dolci fritti ma queste frittelline tonde e cicciottelle mi piacciono tanto!
RispondiEliminaMarco di Una cucina per Chiama
Sì, neanche io amo i fritti (un po' di più quelli salati, tipo i felafel *sbav*)... peró queste frittelline devo dire che meritano:)
EliminaGrazie!
la nuova veste grafica è splendida!
RispondiEliminaGrazie caro! Visto il fusillino (senza occhio piangente? :P)
Eliminano, l'occhio piangente no!
EliminaBelle e golose le frittelline e bellissima la grafica nuova!! <3 Fusillo!!! :D
RispondiEliminaGrazie Alessandra!
EliminaFusillo è parte integrante del blog , dovevo dargli il suo spazio! D