Come già vi accennavo nel post precedente la settimana scorsa è stata interamente dedicata alla raccolta delle olive.
Quest'anno durata ben 7 giorni! Per fortuna che negli ultimi tre abbiamo potuto contare su due mani in più, quelle del mio ragazzo... che però, sotto sotto, sperava di arrivare a raccolta finita!
Alla fine sono risultati più di 7 quintali e mezzo.
Ma la tanta fatica (ancora mi fa male mano destra) è stata ampiamente rièagata dal prodotto che ne è uscito: ovvero un olio verde brillante, profumato e piccantino.
La prova del nove dell'olio nuovo è senza dubbio la fettunta: la bruschetta per eccellenza, immancabile tra gli antipasti di tutti i ristoranti della campagna toscana, insieme ai crostini (che vi ho proposto qua)
Ma non solo, è anche una delle più famosa merende di una volta.
Anch'io da piccina, con mia nonna amavo fare merenda così.
C'era anche la variante dolce, che i bambini di oggi troverebbero orripilante, tanto sono assuefatti da sapori artificiali e grasse farciture: una fetta di pane leggermente ammollato nell'acqua e cosparso di zucchero oppure, la mia versione preferita, pane umido di vino rosso e spolverato con lo zucchero!
Non stupisce che da grande sia diventata
Una ricetta semplicissima, basica ma proprio per questo bisogna porre assoluta attenzione agli ingredienti che si usano:
Un buon pane, rigorosamente toscano (cercatelo, fatevelo spedire o venire direttamente a prenderlo in Toscana), un aglio fresco e ovviamente un buonissimo olio, meglio se appena uscito dal frantoio, ovviamente!
Prima di lasciarvi alla ricetta vi invito ad ascoltare il podcast della rubrica "Cazzeggio & dintorni" su Radio Musmea, condotto da Ornella e Valentina, nello specifico la puntata del 4 Novembre dove si parla di me e di questo blog! ;)
Ingredienti:
2 fette di pane toscano
1 spicchio d'aglio
Buon olio d'oliva
Sale
Come si fa:
Abbrustolite da entrambi i lati le fette di pane sulla griglia.
Quando sono pronte sfregatele un lato con lo spicchio d'aglio tagliato a metà .
Salate e condite con un abbondante filo d'olio.
Mangiate subito.
Assaporate.
Godete.
Ricominciate.
7 commenti
Come ti avevo già accennato, per me questa è la cosa più buona del mondo, in assoluto! :) E pure io lo mangiavo il pane lo con zucchero!!!Si è proprio perso il gusto per i sapori veri e genuini!Vuoi paragonare una volgare merendina a codesta meraviglia?
RispondiEliminaCome già scritto su FB, foto incantevoli che invitano a perdersi in quella luce calda e autunnale con la fetta di pane con l'olio tra le mani... :)
RispondiEliminaIn Sicilia dalle mie parti, abbiamo i muffuletti (una specie di panino con semi di anice).
RispondiEliminaQuindi quando arriva l'olio nuovo, si mangia il pane "cunzatu", cioè muffuletti, olio, sarda e sale.
Il tuo pane è buonissimo, lo conosco e poi l'aglio ci sta una meraviglia!
La perfezione della semplicità ♥
RispondiEliminaAn lullaby:) infatti vedo come siamo cresciute bene! quelle si che erano merende sane e genuine!
RispondiEliminaCiao Ale, vero :) quest'anno l'autunno in campagna è particolarmente clemente e bellissimo.
Ho fatto la raccolta delle olive in canottiera! in quella di due anni fa ricordo di aver avuto strati e strati di maglie e un mega cappottone... come cambiano le stagioni!
Ciao Any! il mio ragazzo è di origine siciliana e conosco molto bene il pane cunzatu :) ma i muffuletti no! quando torno in Sicilia non me li farò mancare! e poi sono già innamorata del nome!! <3
Grazie Jessica ♥
vero verissimo! Io la adoro e spesso, mi "accontento" per modo di dire di una buona bruschetta con l'olio di queste parti che è dop. anche noi abbiamo gli ulivi e mi piacerebbe raccoglierli come ho fatto fino a qualche anno fa ma ora non vado, non perchè non mi piaccia farlo ma per non incontrare mia suo..ra!
RispondiEliminaMIlle baciotti
Ciao Viviana!
RispondiEliminaeh sì, si fa per dire "accontentarsi"!!
Aaaah capisco :P
Baci!