cucina giapponese

Alla scoperta del natto

venerdì, aprile 13, 2012

Con il post di oggi voglio parlarvi di uno degli alimenti più tipici del Giappone, il natto: Ovvero fagioli di soia fermentati da un particolare batterio.

Il natto è "famoso" per il suo odore non particolarmente buono ma soprattutto per la sua consistenza vischiosa e filamentosa che non lo rende appetibile a molta gente, anche tra i giapponesi (Ad Osaka e Kobe, per esempio)

Di solito si trova il pratiche confezioni con dentro due bustine per il condimento, una di senape e l'altra con salsa di soia chiara.
Dopo aver condito il natto (eventualmente si può mettere un uovo crudo meglio se di quaglia) si deve mescolare energicamente con le bacchette, in modo che i filamenti si amalgamano bene bene fino a diventare una massa vischiosa  che ricopre i fagioli.
Adesso potete gustarveli così, oppure abbinarli con del riso al vapore o farci una frittata.



Mescola, mescola, mescola...
Io li conoscevo da tempo, anche in questo caso, per via della mia passione per gli anime giapponesi,  non è difficile vedere i protagonisti che iniziano la giornata girando vorticosamente le bacchette nel natto!
Nonostante avessi sentito pareri negativi di chi l'ha provato mi ha sempre incuriosito, se non altro per capire com'è possibile che alcuni lo amino alla follia ed altri lo detestino.
Qualche giorno fa sono andata in un piccolo negozietto giapponese (anche la titolare è una gentilissima ragazza giapponese), che, oltre a vendere bellissime carte per origami e piccola oggettistica ha una grande varietà di cibo giapponese, anche surgelato!
Nella mia piccola spesa, oltre agli stupendi calzini con le dita con sopra dei tenerissimi coniglietti, ho preso  dei biscotti tipo mikado ma alla fragola e con Hello Kitty sulla confezione, due dolcetti mochi (surgelati) e il natto! (anch'esso surgelato) *_*
Ieri l'ho messo in frigo dal congelatore e oggi a pranzo, con qualche timore, l'ho tirato fuori pronta a mangiarlo.

Ecco come si presenta la confezione,
vista dal mio Ipod.
L'odore non è così forte come immaginavo, ho sentito formaggi molto più odorosi!!!
Ammetto che la consistenza è la cosa che mi turbava di più, ma è una cosa che volevo provare da tempo quindi...
Dopo aver messo la senape (diversa da quella a cui siamo abituati, ma molto molto buona!) e la salsa di soia allegata ho iniziato a girare come ho visto fare nei cartoni... dopodiché rovescio il tutto dentro una ciotolina con del riso che avevo preparato nel frattempo.
Afferro le bacchette *respiro profondo* e assaggio.

Mastico, assaporo bene, gusto...
O____O ma... ma...  buonissimo!!!!
Mi sono letteralmente spazzolata tutto! La vischiosità non mi ha dato particolarmente fastidio in bocca (più alla vista, ma è una cosa assolutamente ininfluente) ed il sapore è molto delicato.
Ahah perdonatemi, probabilmente ho ancora l'esaltazione post-scoperta! 

E poi, come la soia, ha tante buone proprietà, tante proteine e poche calorie! Che volete di più?!
Prossimamente (uff...sono indietro di due ricette!!) parlerò del bento e del mio primo acquisto su Casabento <3!


E per concludere un video, dove un fagiolo di soia da prova di saggezza... assolutamente fuori luogo! ... così some le altre leguminacee della serie "mameshiba", il nome deriva dalla fusione di mame (fagiolo), la razza canina shiba inu e dalla parola mamechishiki , che si può tradurre come "Fagioli della conoscenza".

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4 commenti

  1. Mi piace che spieghi sempre tante cose nuove! Passo volentieri a trovarti sempre!
    Bella ricettina;)

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  2. :) Grazie!
    Mi fa molto piacere! Ci tengo molto a parlare di queste cosette giappe, che, magari, non tutti conoscono

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  3. Un'arringa in difesa del natto da Perry Mason di buona memoria! Resto dubbiosa, ma prometto che se mi capiterà, lo assaggerò. Ciao un bacione

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  4. ciao, non conoscevo questo piatto, bella scoperta, piacere di conoscerti, mi sono aggiunta ai tuoi lettori

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